Curzio Malaparte, un ‘maledetto pratese’ al servizio del controspionaggio americano. L’incontro con Togliatti e lo scontro con l’ala trotzkista del Pci

(di Walter Bernardi) 

Troppo spesso si sottovaluta, negli studi su Malaparte, il fatto che per più di trent’anni egli aveva indossato la divisa militare, prima quella di soldato di fanteria durante la Prima guerra mondiale, poi quella di capitano degli Alpini nella Seconda. Solo in tempi recenti si è scoperto che nel corso dell’offensiva finale delle truppe anglo-americane contro la Linea Gotica aveva ripreso una collaborazione con i servizi segreti alleati che risaliva, probabilmente, agli anni precedenti lo scoppio della guerra. Oggi, grazie a nuove ricerche svolte presso i National Archives di Washinton, l’Archivio Centrale dello Stato di Roma e l’Archivio di Stato di Firenze, è possibile aggiungere nuovi, importanti particolari a questo capitolo inedito della biografia dello scrittore pratese, che avvalorano il suggerimento di Mauro Canali sulla necessità di riscrivere «completamente» la storia della sua partecipazione alla liberazione del paese dall’oppressione nazi-fascista.