Prima di tutto i progetti che accompagnano i giovani e i fragili. Nel 2025 c’è 1 milione e 300 mila euro per la comunità locale. Finanziato per altri tre anni Prato Comunità Educante e iniziativa speciale per il carcere della Dogaia
Prato, 5 novembre 2024 – Una Fondazione attiva e propositiva, in dialogo costante con tutti i soggetti del territorio pratese, impegnata a svolgere azioni di sistema con tanti e diversi protagonisti, specialmente in funzione di progetti che accompagnano le giovani generazioni e la cura delle persone più fragili.
È in questo scenario di riferimento che la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, per il 2025, porta le risorse da mettere a disposizione della comunità locale a 1 milione e 300 mila euro (sono state 1 milione e 100 mila euro nel 2024) e conferma la scelta di destinarne la parte più rilevante (40%) ai progetti di educazione e formazione. Lo ha annunciato questa mattina la presidente Diana Toccafondi presentando i progetti per il 2025. “Le scelte di prudenza ma anche di coraggio della commissione investimenti e del nostro advisor hanno portato il preconsuntivo 2024 a risultati positivi, che permettono di aumentare le risorse a disposizione della comunità”, sottolinea Toccafondi,
Il Documento programmatico previsionale, con le linee di intervento per il prossimo anno, proposto da Consiglio di amministrazione e approvato dal Consiglio di Indirizzo la settimana scorsa, conferma “l’impostazione ispirata al principio costituzionale di sussidiarietà e a criteri di pluralismo sociale, spirito di servizio, assunzione di responsabilità nei confronti dell’intera comunità”.
La Fondazione sceglie dunque di rafforzare il suo ruolo di interlocutrice e animatrice comunitaria, “sostenendo progetti e iniziative che alimentino la capacità di cooperazione fra attori sociali diversi, muovendosi in costante relazione con istituzioni, componenti sociali, imprese, associazioni e soggetti del Terzo settore intende promuovere azioni e progettualità sia locali che di area vasta, anche in accordo con le Fondazioni bancarie e le istituzioni dei territori vicini”.
Nelle previsioni della Fondazione c’è quindi l’impegno di attribuire, nel 2025, le risorse destinate ai contributi secondo le seguenti percentuali: educazione e formazione 40%, arte e cultura 35%, terzo settore 25%. Si tratta dei tre settori di intervento definiti dallo Statuto che vengono però considerati un unico asse strategico d’azione a vantaggio della comunità e, in particolare, delle giovani generazioni.
“Daremo continuità per il prossimo triennio al Progetto Prato Comunità Educante, promosso per contrastare la povertà educativa e l’abbandono scolastico e riaccendere nelle giovani generazioni la passione per il futuro – sottolinea Toccafondi – con il coinvolgimento della Fondazione Per i Bambini le risorse messe a disposizione dalla Fondazione e da Intesa San Paolo verranno raddoppiate portando l’impegno triennale sul progetto a oltre 900 mila euro”.
Anche il settore culturale è parte integrante di questa visione strategica. La Fondazione conferma il proprio ruolo di partner istituzionale a favore di alcuni enti culturali considerati funzionali al perseguimento delle finalità della stessa Fondazione, con i quali sono già in essere o verranno rinnovate apposite convenzioni triennali, come PIN, la Camerata Strumentale di Prato, la Fondazione Museo del Tessuto, la Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica Francesco Datini. In questo ambito la Fondazione intende anche sostenere un progetto di promozione complessiva della comunità che coinvolga attivamente sia la rete della Comunità Educante che le istituzioni, gli enti, le associazioni, le componenti sociali.
Va sottolineato inoltre che l’impegno della Fondazione nel settore volontariato, filantropia e beneficenza è stato caratterizzato – negli ultimi anni segnati da emergenze gravi e inaspettate come la pandemia e l’alluvione – da alcuni importanti interventi condotti con modalità innovative, tese a coordinare le erogazioni della Fondazione con quelle di soggetti pubblici e privati. In questo settore la Fondazione conferma il proprio sostegno ai progetti destinati a persone che vivono situazioni di particolare fragilità, come quello dell’Emporio della Solidarietà della Fondazione Solidarietà Caritas, e intende proseguire nell’impegno a fronteggiare l’emergenza abitativa, in accordo con il Comune di Prato.
La Fondazione inoltre è impegnata a promuovere e coordinare un intervento per affrontare le complesse problematiche del carcere della Dogaia. Toccafondi stamani ha spiegato che, nei giorni scorsi, l’ente ha promosso un incontro con il direttore del carcere e con tutti i soggetti impegnati in attività di volontariato per rendere più efficace l’azione finalizzata a una detenzione umanamente dignitosa.