Magazzino di stracci situato nella storica industria tessile pratese fondata alla fine dell’800, il Fabbricone viene utilizzato per la prima volta come spazio teatrale nel 1974 per accogliere l’Orestea di Luca Ronconi. Dopo questo esperimento l’ex capannone viene impiegato regolarmente come luogo scenico alternativo al teatro all’italiana del Metastasio, diventando uno dei primi spazi teatrali che utilizza strutture di archeologia industriale, e un’esperienza pilota per tutto il teatro europeo. Da allora al Fabbricone si avvicendano spettacoli oggi considerati storici nel panorama nazionale e internazionale; Luca Ronconi, Peter Brook, Andrzej Wajda, Tadeusz Kantor, Otomar Krejca, Anatolij Vasil’ev, Thierry Salmon, Eimuntas Nekrosius, Peter Stein, sono alcuni tra i registi che grazie al Fabbricone hanno potuto realizzare spettacoli fortemente innovativi che sono entrati nella storia del teatro contemporaneo.
Imprenditore, intellettuale, patriota. Un ritratto di Francesco Franceschini (di Niccolò Lucarelli)
Prato ha dato un importante contributo al Risorgimento, in particolare negli anni 1848-49, sia quando molti suoi cittadini presero parte alla Prima guerra d’Indipendenza, sia da un punto di vista del pensiero politico, basti pensare a Ermolao Rubieri, Piero Cironi,...