Champagne, Vermut e Ratafià fatti in casa

(di Elisabetta faldi)

In pieno Settecento si beveva “Sciampagna” nella nobile e doviziosa famiglia dei Buonamici che alla fine di questo secolo, considerati tutti i rami della casata, possedeva ben cinque palazzi nel centro storico di Prato. A dettare la moda del vivere sociale era la Francia e chi poteva, sia per censo che per abitudini dettate dal rango, si adeguava nella esclusività di frequentazioni che a Prato si limitavano al ristretto ambiente cittadino, con rare incursioni nella vicina Firenze. Anche per le strategie matrimoniali che, perlomeno nelle intenzioni, avrebbero dovuto consolidare titoli e patrimoni, le famiglie pratesi si muovevano in un palcoscenico di secondaria importanza, lontano dai centri delle decisioni economiche e politiche.