Europa e Cina nel Medioevo: la Bibbia di Marco Polo

(di Riccardo Saccenti)

Nel dicembre 1685, Philippe Couplet, procuratore dei gesuiti in Cina, durante un tour europeo a sostegno dell’ordine nella controversia sui riti cinesi, lasciava in dono al Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici una serie di volumi in lingua cinese e un antico manoscritto, una Bibbia latina di piccole dimensioni ritrovata nell’antica provincia di Nanchino. Stando ad un breve appunto di Couplet, il codice, oggi Pluteo III capsula 1 della Biblioteca Medicea Laurenziana, era appartenuto ad una famiglia cinese per oltre quattrocento anni ed era giunto in Cina all’epoca della dinastia mongola degli Yüan (1279-1368), portato dal “veneziano Marco Polo o da qualche altro europeo” che in quei decenni era giunto alla corte Imperiale.