N.Riv. N.art. Titolo (autore) Abstract
59 1 Una meteora nel firmamento culturale pratese: Vittorio J. Andreaus (di Armando Meoni) Sebbene fossero gli anni dell'esplosione narrativa piuttosto ottocentesca del modulo palazzeschiano (Le stampe dell'Ottocento, Le sorelle Materassi) e più marcatamente l'Ottocento continuasse a fiorire bene accetto dal pubblico nei romanzi del Cicognani, nei racconti che veniva mettendo fuori l'Andreaus non se ne trova segno. Si ha invece l'impressione di un narratore che vada nutrendosi di quella particolare sospensione che si era fatta avanti prima della guerra e andava sotto l'etichetta di mitteleuropea, fra il segno del Kafka tuttavia non ancora molto seguito in Italia e il surrealismo alla Breton che muoveva anch'esso in Italia i primi passi.
59 2 Doni e donatori del santuario di Santa Maria delle Carceri di Prato nei suoi inventari (1488-1510) (di Marco Ciatti) La splendida chiesa rinascimentale di S. Maria delle Carceri trae la sua origine da una mirabile apparizione della Madonna avvenuta il 6 luglio 1484 secondo i cronisti del tempo che ci hanno tramandato le vicende di quell'avvenimento. La grande devozione subitamente accresciuta da ogni parte della terra di Prato e da altre città non condusse solo all'erezione della chiesa da parte di Giuliano da Sangallo su interessamento di Lorenzo dei Medici, ma si concretò più semplicemente in una serie ininterrotta di donazioni di arredi sacri, di piccolo e grande valore. Nel contempo le grazie ottenute con la preghiera della Madonna delle Carceri, sollecitavano il dono di ex-voto in argento ed altri materiali preziosi. Tale corredo della chiesa è chiaramente documentato in alcuni eccezionali inventari che ce ne testimoniano la consistenza entro il 1510 e fino al 1770.
59 3 Notizie inedite sull'Ospedale del Dolce di Prato (di Piero Morselli) Il soppresso ospedale del Dolce di Prato, fondato verso la metà del tredicesimo secolo da un certo Dolce Mazzamuti, ebbe una posizione di rilievo nella vita civile, religiosa e artistica di Prato lungo tutto l'arco della sua esistenza. L'ospedale in origine, si trovava nella parte orientale della città fra il Monastero del Carmine e la Chiesa di San Marco. Fu una fiorente istituzione fino al 1512 quando, durante il sacco di Prato, gran parte delle rendite, dei possedimenti terrieri e dei beni artistici dell'istituto andarono perduti.
59 4 Un seme non perduto (di Ubaldo Bardi) Franco Meoni è nato a Prato nel 1926, il 24 giugno; fece lì i suoi studi, per poi iscriversi alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di Firenze; poco tempo dopo scoperse di essere ammalato di cancro, il male del quale erano morti i nonni materni e la madre, nonché la nonna paterna. Dopo un'agonia durata due mesi e mezzo, ma che gli lasciò la mente lucidissima, si spense il 22 febbraio 1947 in una camera dell'ospedale di Prato, dove aveva voluto farsi ricoverare per sentirsi ormai distaccato dalle cose e dagli affetti che prediligeva: la casa, i libri, la sua buona discoteca… Nel 1946 aveva pubblicato sulla rivista fiorentina «Caratteri», due racconti, Il Ponte e Padre e Figlio, una trama per un dramma e alcune poesie. Ragazzo difficile ad aprirsi, si era scelto pochi amici, con severità; il Diario fu trovato dai familiari tra le sue carte.
59 5 Modello pratese e movimento sindacale (di Anna Miliotti Gentile, Patrizia Bartolini Nerini) Presentimao qui un estratto dal volume in corso di stampa «Modello pratese e movimento sindacale. Storia di una ristrutturazione industriale». Ne sono autrici la dott.ssa Anna Miliotti Gentile e la dott.ssa Patrizia Bartolini Nerini, che già si sono occupate della realtà locale in uno studio promosso ed edito dalla cassa di Risparmio di Prato. Lo studio prende in esame la storia della Camera del Lavoro di Prato negli anni che vanno dal secondo dopoguerra agli anni '80 in connessione con un'analisi parallela dello sviluppo dell'assetto socio-economico del territorio.
59 6 Recupero e rinnovo edilizio verso una nuova pianificazione urbana (di Raffaello Lugli) Questa comunicazione sulle problematiche connesse al recupero del patrimonio edilizio esistente ed in particolare al recupero dei centri storici maggiori e minori di un territorio, vuole porsi come momento di discussione e di dibattito per la individuazione di convergenze che conducano ad una nuova politica del territorio, una politica che riesca a controllare le cause che hanno provocato l'attuale situazione ambientale. Situazione che ci presenta il territorio squilibrato sotto ogni livello e che si esprime in termini di concentrazione, congestione, saturazione di alcune aree; di abbandono, segregazione, sottoutilizzazione di altre, consumo di risorse e beni irriproducibili, perdite di capitali fissi quali il patrimonio edilizio, infrastrutturale, il patrimonio naturale, il paesaggio.
59 7 L'uomo protagonista delle proprie vacanze (di Enrico Vismara) L'uso del tempo libero, in un futuro che auspichiamo molto prossimo, non deve risultare strumentalizzato a nessun fine e non deve avere la capacità di uccidere tutte le fantasie dell'uomo libero. La presa di coscienza del tempo libero, a sua volta, non deve permettere l'idolatria di questa dimensione temporale, ma la migliore e più razionale utilizzazione di essa. L'uomo deve essere il vero, unico protagonista della utilizzazione, ai fini turistici, del tempo libero: l'uomo deve essere il protagonista delle proprie vacanze.
59 8 Notiziario (di Elvio Natali, Simonetta Cavaciocchi) Nuovi manifesti dell'Azienda di Turismo - Il tabernacolo della Romita - Restauri in Palazzo Pretorio - Restaurata la nicchia di S. Pio V - Alla Galleria degli Uffizi, un autoritratto di Arrigo del Rigo - Rilievo di Tintori in memoria dei martiri di Figline - Giambellino a Palazzo Alberti - Museo del figurino storico a Calenzano - XV Rassegna internazionale di musica d'organo «Domenico Zipoli» - Il 32° premio letterario Prato - Nobel per un premio Prato - Gemellaggio Prato-Roubaix - Malaparte a Prato - Una provincia per Prato - Premio Guidarello - Per i beni archeologici - Cinzio Cavallarin - Settembre pratese 81
59 9 Mostre Tessuti del Rinascimento - Cinque secoli di tessuto italiano - Vesti ed ornamenti dei popoli indonesiani - I Tuareg - Alfio Rapisardi: intervento sulla città - Mon-Reve - Dimora rurale nella Calvana - Alberi della Val di Bisenzio - Primo Tamagnini: segno colore spazio - «Gravures» di Moses Levy - Vent'anni della stamperia «il Bisonte».- Quell'antico rame - Torri di Prato
59 10 Convegni A congresso studiosi di antiche stoffe - XI Congresso del Centro nazionale Studi del Diritto del Lavoro - Salvaguardia per il Monteferrato - Borsa europea di scambio dei minerali - Convegni e congressi a Prato
59 11 Biblioteca Storia di Prato - Val di Bisenzio, un paesaggio per vivere - Insediamenti dell'età del bronzo nel territorio di Prato - Aspetti socio-economici dell'imprenditoria nell'area industriale di Prato - Presenze Vincenziane a Prato - Immagini di devozione - Viaggio dentro la fame - Poesia a New York - Cultura e tutela del paesaggio
58 1 Rinaldo Frank Burattin, iconografo e locutore (di Francesco Gurrieri) La poetica di Burattin ha due anime: una sul versante della grafica, del ritratto; l'altra su quello della pittura su tela.
58 2 Antiche istituzioni ospedaliere pratesi: l'Ospedale della Misericordia (seconda parte) (di Giuseppe Bologni) Il Rettore dell'Ospedale della Misericordia, come anche quello di altri ospedali, era tenuto in grande considerazione. Infatti il Podestà di Prato, era tenuto a far comparire davanti a sé il rettore dell'Ospedale del Dolce ed il rettore dell'Ospedale della Misericordia di Porta Fuia perché provvedessero ad eleggere subito due buoni uomini, rispettosi delle leggi per ogni Porta di Prato. Quindi gli Spedalinghi avevano una indiscussa autorità nelle elezioni dei consiglieri del Comune.
58 3 Gli orti di guerra pratesi fra propaganda e realtà (di Michele Di Sabato) Gli orti di guerra, furono l'ultimo atto della campagna intrapresa dal regime per la totale messa a coltura del suolo nazionale, già pettinato a dovere dalla battaglia del grano, e una lettera del 24 ottobre 1939 ci conferma con quanta attenzione fosse propagandata annualmente tale battaglia.
58 4 Una storia del sacco di Prato (di Luigi Gestri) Può essere interessante in questa occasione rileggere la cronaca che della sua dolorosa avventura ha lasciato un diretto protagonista, Andrea di Gherardo Bocchineri, al momento dei fatti poco più che diciottenne.
58 5 Un Don Chisciotte che pareva perduto (di Ubaldo Bardi) Carlesi voleva che il capolavoro cervantiano fosse letto non solo da esperti, ma divenisse popolare tra il pubblico.
58 6 Notiziario Staccata la sinopia del tabernacolo della Madonna della Tosse a S. Lucia - Lapide per Suor Brigida in San Domenico - Murale di Fertonani - Vita di un pittore - Presentato il volume «Valibona» - Premi Lions 1981 - Amici dei Musei: informazione, ricerca, tutela - Conosciamo la città - Incontri con la musica - Incontri in biblioteca - Concerti di Pasqua
58 7 Mostre Martino Meucci, fotografo a Prato (1868-1931) - Praphilex 81. Posta e Marina - Gianni Rodari - Prato Expo 81 primavera - Benelli al CE.P.A.C.
58 8 Convegni 4° Convegno Internazionale del fumetto e della fantascienza - Tredicesima settimana di studio dell'Istituto Internazionale di Storia Economica «Francesco Datini» - Politica Economica in Cina oggi -
58 9 Biblioteca L'Accademia navale in cent'anni di crociere - Valibona - Vita di un pittore - Storia di Prato - La città nel salvadanaro - La Cassa di Risparmi e Depositi di Prato - Tempi Lontani - Bisenzio tradizioni e cucina
57 1 Vent'anni ed oltre (di Mario Bellandi, Pietro Vestri) Con questo numero, Prato Storia e Arte compie vent'anni. La rivista di cui l'Azienda è editrice ha accompagnato per tutti questi anni lo sviluppo e la vita dell'ente e con essi quelli più grandi e più vistosi dell'intera città.
57 2 Filoni dell'antifascismo a Prato (1922-1943) (seconda parte) (di Claudio Caponi) Il ventennio fascista era iniziato anche nel Pratese con la più completa disfatta del movimento politico e sindacale dei cattolici democratici: stroncata fisicamente l'opposizione dei popolari, delle loro cooperative e leghe mezzadrili, chiusi i circoli giovanili cattolici, dopo la morte in carcere del sindacalista Marino Olmi, l'azione degli uomini più rappresentativi continuò anche dopo la marcia su Roma.
57 3 Antiche istituzioni ospedaliere pratesi: l'Ospedale della Misericordia (prima parte) (di Giuseppe Bologni) Dai documenti rintracciati risulta che per circa un trentennio l'Ospedale della Misericordia di Prato, cioè nei primi anni della sua vita, fu sotto il patronato ecclesiastico. Uno dei primi documenti in cui si rileva l'ingerenza diretta del Comune sull'amministrazione dell'Ospedale della Misericordia è del 24 marzo 1253.
57 4 L'uso del cotto nel romanico pratese: lo Spedale di San Giovanni Gerosolimitano (di Renato Stopani) La facciata dell'Ospedale di San Giovanni Gerosolimitano seppur parzialmente deturpata da rimaneggiamenti conseguenti al cambiamento di destinazione dell'edificio, mostra ancora gran parte dell'originale rivestimento murario in cotto.
57 5 Un bronzetto etrusco da Prato al British Museum (di Cinzia Antonelli) La statuetta alta circa 17 cm., rappresenta un personaggio avvolto in un mantello dai bordi finemente ricamati, lungo fino al polpaccio, che lascia scoperta la spalla destra. Questo bronzetto fa oggi parte delle antichità etrusche del British Museum di Londra.
57 6 Raoul Magni, viaggio nell'incisione (di Francesco Gurrieri) Le incisioni del Magni riguardanti temi cari alla città di Prato, arricchiscono la materia iconografica. I temi sono sei e colgono alcuni aspetti fra i più significativi del patrimonio artistico pratese: la Cattedrale, Piazza delle Carceri (con la Basilica e il Castello dell'Imperatore), la Piazza del Comune, la lastra tombale di Francesco di Marco Datini, il Pulpito di Donatello, la statua di Bacchino.
57 7 A colloquio con Armando Meoni (di Ubaldo Bardi) Con Armando Meoni ho spesso dialogato su vari argomenti oltre che delle sue opere. Soprattutto la sua curiosità si è mossa quando gli ho detto d'aver viaggiato in lungo e largo la Spagna; allora sono venuti fuori musica e poesia, Granada, l'Alhambra, i gitani, De Falla e Garcia Lorca.
57 8 Notiziario Si amplia il museo del Duomo: una nuova «passeggiata» fra chiostro e«Volte» - Una mostra nelle «Volte» della Cattedrale: i musaici pavimentali del San Fabiano di Prato - Opera di Canfailla nelle «Volte» - Restauri nel suburbio pratese: l'Oratorio di San Bartolomeo in via Cava - Ritornano a Prato dipinti restaurati - Recuperato un importante bassorilievo - In restauro la Villa della Sacca - Scoperta un'opera di Fra Bartolomeo - Un altro Bartolini per Prato - Filippo Mazzei, un pratese di Poggio a Caiano nella storia dell'Indipendenza americana - Un francobollo per il castello dell'Imperatore - Nuovo organo Tamburini nella chiesa del sacro Cuore a Prato - 31° edizione del premio letterario e premio Prato-Europa - Feste tradizionali dell'8 settembre 1980 - Attività dell'Associazione pratese Amici dei Musei - Mario Santi, presidente dell'Opera del Duomo
57 9 Mostre Prato ed i Medici nel '500, cultura (e resistenza) di una città - In margine alla rassegna di Palazzo Pretorio: teatro mediceo in antiche stampe. I Parigi da Prato scenografi - La Sicilia di Gianbecchina: la mostra del pittore siciliano e l'incontro fra due città - Grafica di Catamo - Mostra alla camera del Lavoro
57 10 Convegni III corso di specializzazione in storia economica - IV Convegno Europeo borsa scambio dei minerali
57 11 Biblioteca «Santa Maria delle Carceri» - Premio Internazionale del manifesto turistico all'Azienda di Turismo di Prato - Turismo prospettive - schede
56 1 Piazza del Comune, salotto buono della città (di Armando Meoni) Ma non era una piazza che la città aveva scelto per riunirsi e l'un l'altro cittadino ritrovarsi a seguire reciprocamente al termine di ogni settimana il progresso nell'ascensione sociale o la decadenza, rappresentando insomma la visualità dello stato economico cui le donne tengono tanto quale che sia l'età.
56 2 Filoni dell'antifascismo a Prato (1922-1943) (di Claudio Caponi) Oggetto della presente comunicazione sono quindi le prinicipali aggregazioni politiche e sociali che a Prato risultino avere svolto durante il ventennio una qualche forma di attività organizzata e tangibile, classificabile come anti- o almeno a-fascista.
56 3 La pala d'altare dell'Oratorio di S.Sebastiano ed altri fatti della scuola di S. Marco in Prato (di Francesco Gurrieri) L'opera ci mostra in alto Cristo sorretto da cherubini con in una mano lo stendardo della resurrezione e nell'altra tre frecce, che costituiscono anche lo stemma della Compagnia. Ai suoi lati compaiono la Vergine in atteggiamento di supplica e S. Giovanni Battista in una tipica posa oratoria. In basso sono disposti i due Santi protettori della Compagnia, S. Sebastiano e S. Rocco, con i propri caratteristici attributi iconografici, la palma del martirio, le frecce, l'abito ed il bastone, entrambi in ginocchio ed in atteggiamento di preghiera. Sullo sfondo compare una veduta della città di Prato.
56 4 Lorenza Carlesi, nell'altra metà del territorio dell'arte. Da Prato a New York, alla Biennale di Venezia. (di Francesco Gurrieri) L'abilità pittorica della Carlesi si estrinseca in opere nelle quali è evidente lo studio sull'arte del Quattro e del Cinquecento italiano sentito d'altra parte attraverso un gusto ora di vago sentore neopurista, ora secondo gli insegnamenti di certo verismo illusionistico venato di riferimenti alla pittura del passato che in Italia ha i suoi capiscuola in Sciltian e in Annigoni.
56 5 Gino Signori, pittore (di Tommaso Paloscia) Il colore. Ecco un altro grande protagonista della svolta. Il pittore ha avvertito la necessità, nella progressione del mutamento, di abbandonare la vivacità cromatica di cui si ornava per meglio conseguire i traguardi che si era prefissi; ha ritenuto pertanto indispensabile ricorrere all'effetto della monocromia, vale a dire di un colore solo, da utilizzare in ampie scalature tonali.
56 6 Giuseppe e Luigi Fineschi, pratesi, arruotatori di forbici per cimare i panni (di Eugenio Giommi) Il Tommaseo ricordava nel 1834 Giuseppe Fineschi che nella sua gioventù era stato allievo del francese Duardie, chiamato in Toscana dal Granduca Pietro Leopoldo ad esercitare l'arte di arruotare le forbici per cimare. Si trattava di arnesi indispensabili ad una fase della lavorazione dei tessuti, assai pesanti e costosi, che i Toscani acquistavano in paesi stranieri e che, prima della venuta del Duardie, in Francia od in Inghilterra dovevano essere spediti anche per l'arruotatura, con una spesa insostenibile per il lanificio toscano ormai in profonda crisi.
56 7 Notiziario Nuova sistemazione per l'area absidale di S. Francesco - «Rilettura» di un dipinto settecentesco - Aperto al pubblico l'archivio dell'Opera del Duomo - IX Concorso per cori di voci bianche«Città di Prato» - Riaperto al pubblico il museo di pittura murale .- Aperta la biblioteca decentrata dei «Ciliani» - Ricordo di Aliberto Saccenti - Prato ed i Medici nel '500 - Archeologia nel Palazzo Pretorio dagli scavi alla mostra - Praphilex '80, XIII mostra filatelica - La stampa pratese dall'800 al '900 - L'opera grafica di Giuseppe Calendi - Palazzo Novellucci: anni creativi al «Milione» 1932-1939 - Bronzi di Alberto Viani nel Castello di Prato - Antologica di Canfailla - «Una scuola, due epoche», foto di Ristori e Coppini alla Sala del Turismo - La fotografia di Luigi Gherardi Del Turco all'Imagoclub - III Convegno internazionale del fumetto e della fantascienza - XII settimana di studio dell'Istituto Datini
56 8 Biblioteca Giuseppe Mazzoni - Carteggi di Cesare Guasti - Il materiale archeologico del Palazzo Pretorio - Raccolta di Piante delle principali città - Le scuderie della villa Medicea di Poggio a Caiano
55 1 Un'antica descrizione della galleria comunale di Prato: la guida descritta e illustrata da Gaetano Guasti (di Simonella Condemi) La Guida della Galleria Comunale di Prato descritta e correlata da documenti inediti da Gaetano Guasti risale al 1858, anno in cui si raccolse «in due piccole e disadornate» stanze il nucleo originario dei dipinti di quella che, arricchita, viene a costituire l'odierna Galleria Pratese.
55 2 La prima opera pratese del Soggi: la tavola per la Compagnia di San Pietro Martire (di Pietro Morselli) L'attività del pittore Niccolò Soggi (1480-1551) nella città di Prato si limitò, secondo la narrativa vasariana, all'esecuzione di tre opere: la tavola per l'altare maggiore della chiesa di S. Maria delle Carceri, commissionatagli da Baldo Magini nel 1522, il ritratto dello stesso, pagato in quell'anno e tuttora nel suo luogo di destinazione originaria (Sacrestia del Duomo), e un terzo lavoro riguardo al quale, però, il biografo aretino non si mostra sicuro (La tavola per la Compagnia di San Pietro Martire)
55 3 Emanuele Bettini, testimone inquieto (di Francesco Gurrieri) Considerazioni svolte per la presentazione del volume «La verità di Giuseppe Basacci poeta e pittore pratese, 1897-1962» , nella Biblioteca comunale di Prato nel novembre 1979.
55 4 Curzio Malaparte (di Geno Pampaloni) Il primo elemento, fondamentale, dell'attualità di Malaparte (ed è anche una delle cose che i letterari non gli perdonano) è la compenetrazione esistenziale di arte e vita, vissute e/o recitate come «unicum» .
55 5 L'impegno pubblico e privato per l'incentivazione del turismo in Italia (di Enrico Vismara) Dal 18 al 20 gennaio 1979 si è svolto a Venezia un seminario per dirigenti del Turismo sul tema «L'impegno pubblico e privato per l'incentivazione del turismo in Italia» . Il prof. Enrico Vismara, docente di Economia del Turismo alla Libera Università Della Tuscia in Viterbo, ha presentato il tema del convegno con una relazione di cui pubblichiamo il testo.
55 6 Notiziario (di Elvio Natali) Marmi bartoliniani a Prato - Restaurati due dipinti - Negli edifici medievali di via Manassei, saggi per un restauro - Dai Parigi ai Bibiena - Antologica di Vivarelli al Fabbricone - Sculture di Guasti alla Lazzerini - Visualità del Maggio - Mostra dei minerali - Scuola e Storia - Mostra iconografica dei Valletti comunali - Ardengo Soffici - Prato Espone '79 - «Africa-Europa» nell'amicizia e nello sport - Corso di storia economica «F. Melis» - Convegno stampa aziendale - Convegno sull'economicità e sviluppo - Fiera di Prato 1979 - XXX Premio letterario Prato - La biblioteca del Prof. Melis - Illuminotecnica - Amici dei musei - Camera di Commercio «Italia-Cina» - Ricordo di Dino Fiorelli - A Prato il ministro dei beni culturali
55 7 Biblioteca La Mano di Prato - Cavagliano - Calendario Pratese 1980 - Sistema monetario fiorentino - Il Crocifisso nel culto e nella tradizione di Prato - Per antiche Strade - Cooperativa tessile Socit - Una politica innovativa nelle piccole medie industrie - XXV anniversario della consacrazione episcopale - Schede
54 1 Il campanile di S. Giusto in Piazzanese (di Francesco Gramigni, Paolo Paoletti) La questione fondamentale da risolvere era se mantenere al campanile l'assetto sei-settecentesco reintegrando intonaci e tinteggiature con una semplice operazione manutentiva, oppur cercar di recuperare le preesistenti strutture d'epoca medievale che trasparivano parzialmente là dove l'intonaco era caduto.
54 2 Contributo per una storia di Carmignano: Artimino e il suo territorio dalle origini ai nostri giorni (di Walter Nesti) E' certo che, a partire dal nome (Artimino), la cui origine tirrenica pare ormai accettata dagli studiosi moderni, lo spirito etrusco non ha mai abbandonato questa terra.
54 3 Storia dei ponti sul Bisenzio nel Seicento: Il ponte di Colle di Montauto (di Gigi Salvagnini) Un documento del 28 febbraio 1611 informa che «s'è fabbricato un ponte sul Bisenzio al Colle di Montauto con i fianchi e la pila centrale di muraglia e il piano di legname» .
54 4 Management e marketing in una prospettiva moderna degli enti pubblici del turismo (di Gaspare Maltese) Dal 18 al 20 gennaio 1979 si è svolto a Venezia un seminario per dirigenti del turismo sul tema «L'impegno pubblico e privato per l'incentivazione del turismo in Italia» . Nel corso del convegno il prof. Gaspare Maltese, docente di sociologia e psicologia del turismo alla Università di Palermo, ha tenuto una relazione di cui pubblichiamo il testo.
54 5 Notiziario Lorenzo Bartolini statuario, dalla mostra alla gipsoteca - Fumetto e fantascienza - Incontri di fotografia Prato 1979 - Sem Benelli: avventure di vita e di teatro - Magazine - Una mostra del manifesto liberty alla Sala del Turismo - 1979: anno internazionale del fanciullo - Mostra antologica di Ardengo Soffici nel centenario della nascita - Adriano Cecchi: riscoperta di un macchiaiolo pratese - Joan Mirò scultore - Vaiano, omaggio a Bruno Saetti - Biglietti metallici C.A.P. - Sala del turismo, attività espositiva - Espone '79 Primavera/Estate - Utrecht, Borsa del Turismo «Vakantie» , gennaio 1979 - Convegno sul turismo a Venezia - Praphilex '79 - XI Settimana di studio di Storia Economica - Rassegna nazionale di musica cinematografica - Musica a Prato - Plantario 1789 - Inaugurazione della via Cordoba d'Argentina - Visita del ministro Forlani - Ricordo di Galileo Grifoni
54 6 Biblioteca Le verità di Giuseppe Basacci - Fantomas - Theologia crucis - La posta militare italiana nella prima guerra mondiale - Scuola e società - Anffas, Prato 1965-78 - Chiazzano - Bosco ai frati - Comune di Agliana, Statuti - Sem Parigi - Stereo horror in F.M. - Pennellate amare - Per una filogenesi della creatività - Schede
052-053 1 Neo-classical sculpture 1750-1840 (di John Kenworthy - Browne) During the 18th century, the English visited Rome in increasingly large numbers.
052-053 2 Ricordo di Persio Nesti (di Saverio Strati) Persio Nesti nacque a Prato il 22 Agosto 1909. Dopo aver frequentato la «Normale» di Pisa si laureò con la massima votazione, in lettere e filosofia all'Università di Firenze nel 1931.
052-053 3 Gli organi del territorio pratese (di Renzo Giorgetti) Itinerario suggestivo che tocca le borgate ed i paesi del territorio pratese, alla ricerca di organi nascosti nelle pievi, nelle chiese parrocchiali, nelle ville.
052-053 4 Monte da Prato (di Luciana Frangioni) Un documento dell'Archivio Datini sul primo organista del Duomo di Milano
052-053 5 Una commedia di Evaristo Gherardi (di Umberto Cecchi) Aveva trentun anni Gherardi, quando diede alle stampe la Raccolta del teatro italiano dopo aver avuto l'imprimatur del Re.
052-053 6 Addenda per Lorenzo Bartolini (di Francesco Gurrieri) Il Bartolini fu insegnante nell'Accademia di Carrara per ben sei anni, fino all'eclissi napoleonica. Vi era stato chiamato dalla regina d'Etruria, Elisa Baciocchi, per i suoi titoli di fedeltà napoleonica, oltre che, ovviamente, per la sua già diffusa fama di «statuario» .
052-053 7 Forme naturali sulla Calvana (di Eugenio Castellani) Le fotografie sono state scattate lungo il percorso Prato-Cavigliano-Ciarlico-Torri-Vezzano-Secciano-Casaglia-Le Croci di Calenzano, una lunga passeggiata che permette di recuperare una dimensione visiva focalizzata sui piccoli particolari naturali.
052-053 8 Notiziario Restaurate le volte della cattedrale di S.Stefano-Scoperto un nuovo affresco nel complesso della cattedrale- Per la reintegrazione del patrimonio artistico pratese - Ricognizione alla tomba di Francesco Datini - Dani Karavan al castello dell'Imperatore - Design del tessuto, dall'art nouveau all'art déco - A ricantar l'eterno canto - Un divertissement e un affresco per Moore - Immagini di Prato - Ricordo di Giorgio De Chirico - Cittadinanza onoraria a Fernand Braudel - Sviluppo e sottosviluppo in Europa e fuori Europa dal secolo XIII alla rivoluzione industriale - Corso di alta specializzazione «Federigo Melis» - XIII rassegna«Domenico Zipoli» - XXIX edizione del Premio Prato - Inaugurata la biblioteca comunale «Alessandro Lazzerini» - Riconoscimento ad Armando Meoni - Sala del Turismo: attività espositiva maggio/dicembre 1978 - Fiera di Prato 1978 - Prato produce - Espone 1978 - La banda dei Carabinieri - Tradizionali feste dell'8 settembre - VI settimana gastronomica.
052-053 9 Biblioteca S. Maria delle Carceri a Prato - Cavagliano, parte prima - Storia fantastica quasi vera di S. Cristina a Pimonte - Savignano di Prato - Calendario pratese 1979 - Evaristo Gherardi - Carteggi di Cesare Guasti - La biblioteca comunale «Alessandro Lazzerini» di Prato - Rievocazioni metriche - Il castello di Calenzano - Vendemmie.
51 1 Bartolini et la France. Problemes de sculpture (di Gérard Hubert) Inserita nel contesto delle celebrazioni bartoliniane pratesi, la conferenza che il prof. Gérard Hubert ha tenuto il 10 febbraio 1978 alla Biblioteca Roncioniana di Prato - e di cui si pubblica il testo integrale - ha avuto per tema i legami di Lorenzo Bartolini con la Francia in tre campi specifici: La formazione ideologica di Bartolini nell'ambito della cultura francese e le sue amicizie a Prato; le opere commissionate a Bartolini dai francesi, testimonianza di amicizia e di ammirazione per lo scultore pratese; rapporti fra lo stile di Bartolini e quello di scultori francesi a lui contemporanei.
51 2 Sem Benelli e i pratesi (di Armando Meoni) Prato, che sino allora aveva dovuto accontentarsi della fama che indirettamente gli procurava il D'Annunzio per gli anni trascorsi al Cicognini, poteva vantare un genius loci, tutto suo, nato alle porte della città: Sem Benelli.
51 3 Dante pellegrino alla Rocca di Cerbaia (di Aldo da Prato) Ed ecco Dante, forse disperato per l'irraggiungibile amore di Beatrice, forse nella speranza di trovare sollievo in questo affascinante luogo ove un altro essere umano aveva saputo sublimare il sentimento dell'Amore, battere disperatamente i pugni contro la grande porta della Rocca, in una notte fredda e profonda chiedendo ospitalità. Ma la porta non si aprì mai.
51 4 Antiche istituzioni ospedaliere pratesi: Spedale di San Giuliano, Spedale di Sant'Antonio, Spedale della Raganella, Spedale di San Lorenzo, Spedale del Borgo di Vaiano (di Giuseppe Bologni) Analisi di alcuni ospedali nel territorio pratese.
51 5 Nuove scoperte archeologiche nella periferia pratese (di Marco Giusti) Nonostante le scoperte di manufatti preistorici - selci e diaspri rossi lavorati, dal periodo musteriano al neolitico - scoperte di notevole interesse avvenute nel 1935 alle pendici del Monteferrato ed in seguito nelle zone vicine, fino nell'odierna area urbana, si doveva arrivare agli scavi del 1966 a Comeana ed a quelli successivi ad Artimino, perché l'attenzione degli studiosi e dell'opinione pubblica si focalizzasse sulla parte dell'Etruria settentrionale che ha Prato per centro.
51 6 Notiziario (di Aurelio Angeli) Il parco regionale delle alti valli - Celebrazioni di Lorenzo Bartolini - Mostra del fumetto e della fantascienza - Praphilex 78 - Un dipinto murale restaurato - Personale di Andreini - Sala del Turismo, attività espositiva - Ricordo di Cesare Frugoni -
51 7 Biblioteca (di Annalisa Marchi (a cura di)) Fuori e dentro le Mura - La bottega di Gonnellone - Armando Meoni. Profilo di uno scrittore - Schede bibliografiche
048-049-50 1 Vernacolo nostro (di Armando Meoni) Ammesso dunque che uno studio sul vernacolo rientra nel filone del dialetto, si può affermare che anche il vernacolo pratese fa parte di queli dialetto in uso nella terra di Firenze e le città e i paesi che ne fanno parte.
048-049-50 2 Gli organi di Prato (di Renzo Giorgetti) La città di Prato vanta una antichissima tradizione musicale ed occupa sicuramente il primo posto nella storia dell'arte organaria in Toscana.
048-049-50 3 Antiche istituzioni ospedaliere pratesi: Lo Spedale di San Michele di Toringhello al Vignale (di Giuseppe Bologni) Un altro degli spedali più antichi di Prato fu quello che andava sotto il nome di Spedale di San Michele di Toringhello, o Zonchello o più comunemente di Toringhello. Vignale è un nome comune a molte località, specialmente in Toscana, derivante dal fatto che tale nome vuole indicare un terreno coltivato a vite.
048-049-50 4 La casalinga pratese fra '800 e '900 (di Umberto Mannucci) Per la famiglia contadina c'era però il problema della dote alle figlie da marito. Usanza prettamente contadina era la donazione del vezzo di perle scaramazze o barocche che dal numero dei fili che lo componevano dava prestigio alla famiglia.
048-049-50 5 Misurare la crescita (di Amerigo Giuseppucci) Nel caso di Prato, specie in questi ultimi anni, ci si trova di fronte a un nuovo modo di essere della comunità pratese che si può definire come un atteggiamento di rifiuto a rinnovare deleghe di potere in bianco a chi pratese non è. Come punto di partenza di questa nuova tendenza possiamo indicare il 1971.
048-049-50 6 Notiziario Mostra fotografica dedicata a S. Maria delle Carceri - Nota sulla documentazione fotografica di Santa Maria delle Carceri - La Posta e l'Esercito in cento anni di Storia italiana - Mostra di Vittorio Tavernari - La Quadreria di Don Lorenzo De' Medici - Mostra di minerali - Omaggio ad artisti pratesi scomparsi - Borsa delle vacanze di Utrecht - Nuovo manifesto dell'azienda autonoma di turismo di Prato - Turismo sociale e scolastico a Prato - Movimento turistico a Prato - Restaurato il tabernacolo di S. Anna a Figline di Prato - Restaurata una tavola quattrocentesca - XII Rassegna di musica d'organo - Il VII concorso nazionale per cori di voci bianche - Rassegna di musica rinascimentale - Studiosi sul Monteferrato - Convegni e Congressi a Prato - Assemblea dei direttori di aziende di turismo - Investimenti e civiltà urbana dal XIII al XVIII secolo - Mons. Scatizzi vescovo di Fiesole - Mons. Giovanni Benelli Cardinale - Ricordo di Malaparte - Fiera di Prato 1977 - Premio letterrario Prato - La scomparsa di Mario Manciulli - Franco Russoli - Giuseppe Castellano.
048-049-50 7 Biblioteca La collana ricciana - Schede bibliografiche - Pubblicazioni varie
47 1 Malaparte al confino (di Armando Meoni) Corriere della Sera: «La Commissione permanente per il confino di Roma, riunitasi in data 11 corrente, previo interrogatorio di Curzio Erick Suckert, detto Malaparte, gli ha inflitto 5 anni di confino a Lipari» .
47 2 Atto Vannucci, professore di storia a Lugano (di Giacomo Adami) Il presente lavoro trae lo spunto dall'esame delle lettere inedite di Atto Vannucci e Giuseppe Mazzoni conservate nella biblioteca Forteguerriana di Pistoia, tra le Carte Mazzoni, di cui, per iniziativa lodevole della Cassa di Risparmi e Depositi di Prato, è uscito nel 1975 un accurato Inventario.
47 3 Gli albori del movimento operaio a Prato: la figura di Giulio Braga (di Claudio Caponi) Il «biondino» , come sarà chiamato scherzosamente Giulio Braga anche in età più matura, non è pratese di nascita. Di origine ferrarese, si trasferisce nella nostra città a 23 anni, quando la sua formazione di uomo e di sindacalista, già avviata e sbozzata dalle esperienze di Torino e Firenze, può dirsi in gran parte completata. Giulio Braga, se ha il grande merito di aver lottato per tutta la sua vita per l'elevazione morale ed economica del proletariato, ha quello grandissimo di aver difeso caparbiamente e senza tentennamenti di fronte al potere il proprio diritto, assieme a quello di tutti i cittadini, alla piena libertà di pensiero, di stampa, di riunione, di organizzazione politica e sindacale.
47 4 La Galleria di ritratti di Giulio Pierucci (di Alessandro Parronchi) Il 16 dicembre si è inaugurata presso la Galleria d'Arte Moderna Falsetti, con il patrocinio dell'Azienda Autonoma di Turismo di Prato, una mostra antologica dello scultore pratese Giulio Pierucci. Per sottolineare il significato riportiamo il saggio che Alessandro Parronchi ha premesso al catalogo delle opere.
47 5 Notiziario Ampliato il museo dell'Opera del Duomo - Restauri a Palazzo Crocini sede dell'Azienda di Turismo - Fiera di Prato 1976 - Un'epigrafe per Paolo Dell'Abbaco - In Sant'Agostino tornano restaurati antichi dipinti - Sculture di Giò Pomodoro nel Castello dell'Imperatore - Restauri nella Basilica di Santa Maria delle Carceri - Il Ministro del Turismo a Prato - La rocca di Cerbaia in una mostra documentaria - Stagione lirica al «Metastasio» - 90 anni di alpinismo pratese
47 6 Biblioteca (di Rina Collini Bisori) Il mio primo editore - Schede bibliografiche
045-046 1 Un impegno coi lettori (di Pietro Vestri) L'impegno che oggi l'editore prende con i lettori è quello di continuare nella linea della rivista, assicurandone una più puntuale presenza nella città, adeguandola anche alle mutate esigenze dei tempi
045-046 2 Turismo a Prato (di Mario Bellandi) Il riconoscimento ufficiale della città di Prato come stazione turistica e la conseguente istituzione, avvenuta nel marzo 1963, dell'Azienda Autonoma di Turismo, si dovettero in gran parte all'opera svolta fino dal settembre 1952 dall'Associazione turistica Pratese, della quale la stessa Azienda si può ben considerare la diretta prosecuzione nel tempo.
045-046 3 Antonio Brunelli teorico di canto (di Nella Anfuso) Antonio Brunelli, maestro di Cappella presso la Cattedrale di Prato dal 1608 circa al 1613, pubblica i Varii Esercitii per una e due voci, appresso Zanobi Pignoni e Compagni - Firenze 1614, nel periodo in cui è passato al servizio della Chiesa de' Cavalieri di Pisa.
045-046 4 Giustizia per Sem Benelli (di Giuseppe Bicci) E proprio di giustizia necessita anche la figura di Benelli. Lui, che detestava si speculasse sui suoi ripensamenti, non ne fu risparmiato neppure dopo la morte, a proposito di una sua riconversione religiosa, intervenuta in extremis a fargli ripudiare non si capisce bene che cosa o quanto del suo pensiero, della sua vita, delle sue scelte; e non si sa bene, poi, perché o a qual titolo.
045-046 5 Gherardo Mechini e il ponte di Gamberame (di Gigi Salvagnini) «Architetto di S.A.S.» , ma soprattutto ingegnere fluviale espertissimo ed impeccabile direttore di lavori altrui, Gherardo Mechini riceve nel 1602 l'incarico di progettare un ponte sul Bisenzio, poco a monte di Prato, in località Gamberame.
045-046 6 Notiziario (di Stella Allori) Nuovo presidente dell'Azienda di turismo - Movimento turistico a Prato - Venti anni di turismo - Manifesto per il Castello dell'Imperatore - Museo del tessuto - Prato viva - Un intervento di archeologia medievale - Mostra di Fernando Farulli - Restaurati i disegni di Alessandro Franchi - Trasporto di S. Stefano: un Franchi ritrovato - Monumento al deportato - Monumento ai caduti di Castelnuovo - Praphilex 76 - Prato ieri e oggi - I dintorni di Prato - Sagra della polenta - Festa in Vallupaia - Mostra fotografica speleologica - Convegno di spiritualità francescana - Il consiglio dell'Opera del Duomo - Settimana di studio: prodotto lordo e finanza pubblica nei secoli XIII-XIX - Convegno internazionale sui musei d'arte moderna - Convegno di musicologia - XI rassegna di musica d'organo
045-046 7 Biblioteca Prato Viva - La Cappella del Sacro Cingolo nel Duomo di Prato - Filippo Lippi - Il Monteferrato - Il museo del tessuto a Prato - Guarducci - La valle rossa - Il fabbricone di Prato - Piccola selezione - Sem Benelli - La protesta e il cuore - Prato: Arte oggi - A Federigo Melis - Guida A.A.T. di Prato, terza edizione - Vita di S. Leonardo - Preti pratesi tornati al Padre - Epistolario Mazzini-Cironi - Pubblicazioni dell'Istituto «F. Datini» .
043-044 1 Cultura architettonica del primo rinascimento in territorio pratese (di Francesco Gurrieri) Il 1428 è un anno fondamentale per la cultura artistica del territorio pratese: si dà incarico a Donatello e Michelozzo di realizzare il Pulpito dell'angolata della Cattedrale. La cultura rinascimentale si attesta così a Prato con un «manifesto» fra i più dirompenti di tutti i tempi: questo è un episodio plastico ove ogni distinzione lessicale in ordine alla «classe artistica»risulta superflua.
043-044 2 La Compagnia dei Bianchi nelle informazioni commerciali dell'Archivio Datini (di Alfredo D'Auria) Per comune attestazione dei documenti rimasti, nessun giubileo fu preceduto da un movimento così caratteristico quale fu la «passata» de' Bianchi, che percorsero le contrade italiane alla fine del sec. XIV ed apparivano agli occhi di tutti come la continuazione ideale di quelle compagnie che il popolo chiamava dei «Battuti», forse a causa della disciplina che si davano in segno di penitenza.
043-044 3 L'uomo Rosai (1930) (di Dino Fiorelli) Rosai è un uomo insofferente, l'esagerazione di una caricatura presa sul serio, con gravità; d'un atteggiamento divenuto abituale, divenuto cioè stile di vita. Tuttavia l'uomo Rosai piace; ha molte amicizie; è il tipo che si fa compatire, ma non odiare. Basta guardarlo: non c'è cattiveria in quella faccia. Quindi si accetta per quello che è, o si lascia per le stesse ragioni.
043-044 4 Le Cascine di Poggio a Caiano - Tavola (di Daniela Lamberini, Francesco Gurrieri) La nascita delle Cascine è strettamente legata alle vicende che portarono Lorenzo dei Medici, al culmine della sua ascesa politica, all'acquisto e alla ricostruzione della villa denominata Ambra, situata in posizione dominante sulla collina del Poggio a Caiano.
043-044 5 Lo sviluppo della popolazione di Prato (seconda parte) (di Giuseppe Romito) La mortalità - I movimenti migratori
043-044 6 Notiziario Riaperto il Castello dell'Imperatore - Ardengo Soffici: l'artista e lo scrittore nella cultura del '900 - Sculture di Leonetto Tintori - Onoranze a Filippo Mazzei - «Tignola» di Sem Benelli - Un nuovo pieghevole su Prato - Nuovo catalogo e restauri per la Roncioniana - Concerto del coro Madrigal - Pittori del Neonaturalismo pratese - Ricordo di Aniceto del Massa - Nuovo organo in S. Domenico - X Rassegna internazionale di musica d'organo «Domenico Zipoli» - Opere di Vulcanescu a S. Lucia - Settimana di studio dell'Istituto «F. Datini» - Riconoscimento per attività ecologiche - «Occhio su Prato» - Restauri a S. Giusto - XXVI Premio letterario Prato - Un'antica immagine di S. Caterina de' Ricci - Restauri alla fontana del Pescatorello- Ampliamento della Diocesi di Prato - Concorso fotografico «Capolavoro d'arte in rovina»
043-044 7 Biblioteca Il Castello dell'Imperatore a Prato - Filippo Mazzei - Ardengo Soffici - Architettura sveva nell'Italia meridionale - Vent'anni di turismo a Prato - I vini di Carmignano - Nel mondo dei giovani - La cappella maggiore del Duomo di Prato - Le tre donne di Enrico - Archivio Storico Pratese - Da me - Collodi - Battistero di Pistoia - Palazzo di Giano
42 1 Armando Meoni (di Guido Di Pino) Ingenuo ma programmatico il titolo del romanzo con cui Armando Meoni si affaccia al mondo della nostra narrativa: Creare (1933). Ingenuo questo verbo che fa subito da esponente a un travaglio di personaggi presi tra l'egoismo e la «santità della creazione» ; programmatico per quell'esigenza sempre più tesa nello scrittore, di sentire la creazione come sofferenza e riscatto.
42 2 Lo sviluppo della popolazione di Prato (prima parte) (di Giuseppe Romito) Circa l'evoluzione nel tempo della popolazione della città di Prato, i primi dati più attendibili che si hanno sono quelli a partire dal censimento demografico del 1861.
42 3 Il mio incontro con Giacomo Balla futurista nel 1938 (di Emanuele Bettini) La notizia che avevo letto sul Perseo, id est che Balla-futurista aveva rinnegato il futurismo per rifugiarsi nella sua antica pittura, quasi naturalista, ottocentesca e «passatista» , mi interessò moltissimo. Ciò pensai era sintomo di un dramma, di una crisi profonda, di un quasi suicidio per un uomo che tanta energia, passione e fede e febbre aveva profuso dietro una visione rivoluzionaria dell'arte, fatta di movimento spazialità simultaneità luminosità compenetrazione espansione modernità macchine velocità e via dicendo.
42 4 Benedetto Bacci (di Luciano Santini) La ricognizione delle spoglie mortali del Venerabile Benedetto Bacci da Poggibonsi, avvenuta il 6 novembre 1974, nel tempio monumentale di San Domenico di Prato, ha ridestato in molti l'interesse per questa figura di frate francescano, che illustrò con la vita e i miracoli il convento pratese di S. Francesco al Palco, dove concluse la sua esistenza terrena.
42 5 Correnti democratiche in Prato (1849-1870) (di Maria Luisa Frediani) Le repressioni del 1853 scompaginarono gravemente a Prato come altrove, l'organizzazione democratica, proprio mentre la politica moderata registrava maggiori consensi.
42 6 Notiziario (di Giovanni Bensi) La pittura di Tosco Andreini - Lorenzo Canfailla, l'evoluzione archetipa - Mordini: quadri nella città - Battaglioli scultore - Francisco Curt Lange a Prato - Incontri con la città - VIII mostra filatelica - I Congresso internazionale di dietologia e nutrizione - Settimana di studio: la moneta nell'economia europea - V Concorso nazionale per cori di voci bianche - La campane della Cattedrale di Santo Stefano - Un parco per Prato -
42 7 Biblioteca Val di Bisenzio - La chiesa di S. Maria della Pietà - Contributi per la storia economica - Atti della Società «Leonardo da Vinci» - Le lotte sociali e le origini del fascismo a Prato (1919-1922) - Il Convento del Palco - Rassegna della stampa
040-041 1 "Bellinda e il mostro" e Sem Benelli (di Dante Cicognani) Più di quarantacinque anni sono passati dalle recite della Compagnia Benelliana. Eppure, qualche tempo fa, quando in una splendida sera di estate, sul lago di Toblino, al lume della luna piena, veniva data, ancora una volta, vita scenica alla «Bellinda» , mi pareva di sentire, coma una eco lontana, la voce di Sem, suggerire, insegnando«Umanità, oceano a cui ciascuna vita per ridonarsi più pura, fluisce….
040-041 2 Un'antica tomba dei Conti di Prato nella Chiesa di S. Caterina in Pisa (di Aldo Alberto Luigi da Prato) I personaggi ricordati in questa lastra tombale, sono tre fratelli ghibellini, esiliati dalla propria patria, Prato: Nicola, Stefano e Fencio o Fenzio. Erano figli del conte Albertino II, anch'esso vissuto a lungo lontano da Prato perché fedele all'Impero.
040-041 3 Da "Paese perduto" (di Ferdinando Carlesi) Di Ferdinando Carlesi nato il 2 settembre 1879, spentosi nel maggio del 1966, fu parlato nel n. 16 del settembre 1966 di questa rivista: accennammo allora come egli avesse lasciato fra le sue carte, ancora inedita, un'opera autobiografica dal titolo Paese perduto, argomento della quale è la fanciullezza e l'adolescenza sue nella natìa Prato.
040-041 4 Per una sonettessa non carducciana (di Torquato Barbieri) Nell'epistolario carducciano - in data 16 maggio 1860 e 4 febbraio 1862 - si leggono due lettere allo studente pratese Diego Ausonio Mazzoni. Non furono però le sole che il Mazzoni ebbe a ricevere: ce lo assicurano 12 lettere che egli diresse al Poeta tra il 1860 ed il 1864, le quali anche ci permettono di fare luce intorno ad una Sonettessa non carducciana.
040-041 5 Notiziario (di Elvio Natali, Luciano Gherardeschi, Mario Rellini) Moore a Prato - «Paesaggi» di Sho Chiba - IX Rassegna internazionale di musica d'organo «Domenico Zipoli» _ Settimana gastronomica - XXV Premio letterario Prato - Rita Lintz alla Galleria Falsetti - Concorso di pittura Comune di Vernio - Giancarlo Guarducci: Prato e le sue colline - Un premio internazionale ad Anna Sanesi - Prospettive dell'archeologia pratese - Inaugurato il museo di pittura murale - Sulla stagione di prosa '73/'74 al Metastasio - Mostra fotografica a Santa Lucia - Prato roccaforte del canto corale - Fiocco azzurro in casa Santi
040-041 6 Biblioteca (di Armando Meoni) La parte del diavolo - Ulster, guerriglia di Dio - 100 opere di Faraoni - XXV premio letterario «Prato» - L'uomo e la città nell'opera di Egidio Bellandi - Numismatica - Sinestesie - Vernio: storia, arte, leggende - L'arcivescovo Limberti rispose «no» a Ricasoli - Musica a Prato - Un rilievo di Agostino di Duccio - L'uomo, le armi, le mura - Affreschi a Prato - Strutture economiche attraverso i secoli - Archivio storico pratese
39 1 Movimento di popoli e motivi economici nel giubileo del 1400 (di Federigo Melis) Il movimento dei pellegrini ha, dunque, avuto inizio con ritardo, in conseguenza delle indecisioni sulla indizione del giubileo (ancora il 30 dicembre 1399 si attendeva la relativa bolla); ma si è fatto subito cospicuo ed allora (si era intanto nel marzo) venne presa la decisione della solenne apertura della Porta, che è documentata in maniera inequivocabile.
39 2 Ricordi del carcere (di Egidio Bellandi, Emanuele Bettini) Mi ricorderò sempre il viaggio fatto per arrivare a questo carcere, da Roma. Mi hanno portato fuori da Regina Coeli all'alba di una calma giornata di giugno…
39 3 La stazione della strada ferrata "Maria Antonia" in Prato (1847-1848) (di Piero Michi) Con notificazione del dì 24 giugno 1845 il granduca Leopoldo II di Toscana concedeva a Gaetano Magnolfi, Pietro Igino Coppi, Raimondo Meconi, Orazio e Alfredo fratelli Hall, Giuseppe Vai la facoltà di formare una Società Anonima per Azioni la quale assumesse «di costruire e aprire all'uso pubblico e mantenere nel suo interesse e a tutte sue spese, rischio e pericolo una strada a rotaie di ferro da Firenze a Pistoia passando per Prato» .
39 4 Notiziario (di Elvio Natali, Giovanni Bensi, Lamberto Lenzi) Prato nei suoi aspetti naturali ed artistici - Mostra fotografica «L'uomo, l'ambiente, il lavoro» - Giornalisti tedeschi ad un seminario sul turismo d'affari - Praphilex '74 - 7° premio nazionale di pittura «Città di Prato» - Segnalata la monografia storica su Atto Vannucci - Antichi affreschi nel Palazzo Comunale di Prato - I restauri del campanile di San Salvatore a Vaiano - Restaurato il tabernacolo di San Fabiano - Pittori pratesi: Mario Mordini - Nuovi pieghevoli turistici - Ricordo di Renato Piattoli
39 5 Biblioteca La misericordia di Prato attraverso i secoli - Rinascimento e Barocco - Francesco di Marco Datini a Bologna - Ugo Cantini, scrittore - Sperimentazioni liriche - Nudo con cappello - Il cavalciotto - Il collare del Savonarola - L'archivio storico pratese - Restauro di una vetrata filippinesca - Il Castello dell'Imperatore
38 1 Nella bottega di Donatello (di Giuseppe Marchini) Esiste tutta una serie di calchi antichi tratti dai bassorilievi del parapetto del pulpito donatelliano del Duomo di Prato. L'» improntare» cioè il trarre copia da un originale plastico mediante una controforma negativa, era a quel tempo un procedimento ben noto da sempre, tanto che ne aveva trattato recentemente negli ultimi anni del '300, lo stesso Cennino Cennini.
38 2 Prato e Pio IX (di Brunero Gherardini) Quando Pio IX salì sulla cattedra di Pietro, Prato era poco più d'un piccolo centro. Piccola comunità, stretta tra Firenze e Pistoia, ma viva, d'una vitalità non comune, che la consapevolezza delle patrie memorie, opportunamente richiamate da lodevoli iniziative e da uomini di levatura superiore, l'ardore operativo ed il senso dei tempi nuovi, alimentavano ed esaltavano.
38 3 Mario Andreini, poeta contemporaneo (di Emanuele Bettini) La produzione poetica di Mario Andreini si può classificare in due gruppi: il primo comprende i motivi consueti, intesi solo a rallegrare la gente, pur ponendola davanti ai propri vizi o difetti, o debolezze e bramosie, o miserie e coazioni, in cui è passivamente coinvolta, anche se percorsa da fremiti di rassegnata irrisione e di sarcasmo, unica e sterile vendetta. I componimenti del secondo gruppo si fanno invece più originali, incisivi e consapevoli, più impegnati e battaglieri, con aspri intenti moralistici, fondati sul concreto problema sociale, sulla lotta di classe, che conducono quindi l'autore, necessariamente, a rivelare le sue convinzioni non solo politiche, ma anche filosofiche,religiose, sulla morte, sull'aldilà.
38 4 A proposito di un errore in un'iscrizione metrica latina nel chiostro di San Francesco (di Cesare Grassi) Nel chiostro di S. Francesco, v'è alla parete una lastra di marmo con la seguente iscrizione latina: PRO VIVIS HAEC FACTA DOMUS MANET URNA SEPULTIS SERO SUPERVENIAT DONEC IN ORBE DIES. Si tratta, come si vede, di un distico elegiaco di buona fattura; perciò sorprende l'errore di prosodia all'inizio del pentametro.
38 5 Notiziario Restaurata la vetrata maggiore della Cattedrale - Restauri in S. Domenico - L'opera grafica di Carlo Carrà - IV settimana gastronomica pratese - Pittura nelle vetrine - VIII Sagra musicale pratese - Sculture nella città - Concerti di Natale - Turismo pratese alla fiera di Lipsia - La scomparsa di Federigo Melis - Ricordo di Diego Fanciullacci -
38 6 Biblioteca Favole a cavallo… e a piedi - La Pieve di Figline di Prato - Bisenzio, tradizioni e cucina - Tutt'un soldo di Ghirighio - Un Romanzo di Pesucci - Artisti granducali nel tempio della Madonna della Fontenuova a Monsummano - In margine ad un articolo di Armando Meoni
036-037 1 L'evoluzione sociale in Prato fra '800 e '900 (di Armando Meoni) Se l'evoluzione sociale si muoveva con passi molto timidi, per contro procedeva direi dinamicamente l'evoluzione industriale; nei lanifici locali già dal 1820 si nota un portentoso progresso meccanico per le novità di lavorazione introdotte da Giovan Battista Mazzoni, che allo scopo appunto di studiare i sistemi industriali delle nazioni più progredite, era stato per anni in Francia lavorando addirittura come operaio in lanifici francesi, riportandone disegni di macchine mai prima d'allora conosciute.
036-037 2 Il manierismo e il barocco a Prato (di Eugenio Castellani) Per quanto riguarda l'architettura e le arti figurative, le opere che vengono eseguite in Prato si mantengono fino alla fine del Seicento nell'ambito del cosiddetto Manierismo (che sull'esempio di Michelangiolo, innesta su schemi classici di equilibrio rinascimentale nuovi elementi di carattere emotivo e spesso irrazionale); solo più tardi troviamo opere riferibili al Barocco, con schemi molto più mossi e maggior chiarezza decorativa. Ne consegue che il Manierismo toscano si prolunga anche nel periodo in cui in altre regioni troviamo già opere chiaramente barocche.
036-037 3 Leggenda e storia in una tradizione pratese medievale (di Renato Piattoli) Tradizionalmente si narrava che una misteriosa capretta aggiravasi nel Macchione. Un giorno, un uomo se ne impadronì e, legatala per il collo con una cinghia di pantaloni, tentò di condurla seco. Tutto andò bene fino al passaggio della viottola sulla gora, dove la bestia si rifiutò di proseguire riuscendo a liberarsi dal legame e a gettarsi nel canale, scomparendo nell'acqua. Alttre volte, fu vista seduta sul muricciolo che argina la gora una vecchia, la quale gettavasi nel canale scomparendovi quando le persone cercavano di avvicinarla.
036-037 4 Sulle origini della società della gioventù cattolica di Prato (di Basilio Petra) Anche Prato, doveva avere il modo di inserirsi in questo movimento di rinnovata creazione della società civile, in questa svolta storica delineantesi, e vi era un solo mezzo per riuscirvi: costituire anche sulle rive del Bisenzio un Circolo aderente alla Società della Gioventù Cattolica Italiana. L'opera di costituzione fu lunga ed ardentemente perseguita dal Pelagatti e giunse a conclusione proprio nel settembre 1870, pochi giorni prima della presa di Roma.
036-037 5 Fredi degli Alberti (di Fenenna Bartolommei) Secondo la leggenda, prima ancora che dagli uomini, il giovane Fredi fu tradito dall'amore. Pare infatti che egli, tra le fanciulle di tutti i castelli maremmani, si andasse a innamorare proprio della figlia del facinoroso Pepone del Sassoforte e che la donzella di cui la leggenda non dice il nome, lo ricambiasse con altrettanto amore. Gli incontri avvenivano ai piedi di un grande masso (il «Sasso di Fredi» come tutt'oggi viene chiamato) dalla strana forma che consentiva un certo riparo.
036-037 6 Notiziario Ripristinato il pulpito di Donatello - «Vernio, ieri, oggi» - Concorso cinematografico«Turismo e montagna» - Il teatro italiano fra '800 e '900 nella caricatura - La 6° mostra filatelica nazionale «Praphilex '73» - Cori di voci bianche - Arte giapponese - VI premio nazionale di pittura «Città di Prato» - Arte contemporanea: Cavallini e De Pisis - Settimana di studio di storia economica - Dal convegno sul Monteferrato un appello per la salvaguardia - VIII rassegna internazionale di musica d'organo «Domenico Zipoli» - Pittori americani in Europa - A Camilla Ravera il premio letterario «Prato» - Henry Moore a Prato - La stagione teatrale al Metastasio - «Prato, storia e arte» alla fiera di Milano - Guido Nincheri - Una ricerca di studenti
036-037 7 Biblioteca (di A. Marchi) La musica a Prato dal Duecento al Novecento - Alessandro Franchi - Osservatorio sismologico di S. Domenico - L'altra dimensione - Giornali e riviste
034-035 1 Pratesi negli umori del Carducci (di Armando Meoni) Frugando retrospettivamente negli umori del Carducci, ci accostiamo a giudizi, impressioni e impennate sue verso Prato e quei pratesi che per diretta o indiretta via ebbero a che fare con lui. Di quali umori fosse capace il poeta maremmano, la collezione zanichelliana che ne raccoglie intere le opere lo porta allo scoperto; ma i ventidue volumi dell'Epistolario ne rendono ancora più manifesti gli scarti, spesso d'una intemperanza che rasenta la villania.
034-035 2 Romanico e gotico a Prato (di Francesco Gurrieri) Venendo a parlare dell'architettura romanica pratese, va detto che le maggiori testimonianze debbono forse spostarsi dai monumenti più noti ad impianti più piccoli, exra-urbani, che permettono di spiegare e fissare le vere peculiarità locali. Ma l'aspetto che appare veramente protagonista dell'architettura pratese è la policromia. Accanto a questa della policromia, va detto di un'altra presenza peculiare: quella del Castello federiciano. E' proprio la gestione imperiale federiciana a produrre quella cultura solitamente nota col nome di Classicismo federiciano, che in architettura materializza la politica di rafforzamento militare con i presidi di Brindisi, Bari, Trani, Barletta, castel del Monte, Lagopesole.
034-035 3 Correnti democratiche in Prato (1849-1870) (2.) (di Maria Luisa Frediani) In Prato, intanto, nonostante le intimidazioni della polizia lo spirito democratico non era del tutto spento. Anche in Prato si era formato intanto un centro cospirativo di ispirazione cironiana. Fin dal febbraio 1851 la polizia ne aveva avuto notizia, causa il reperimento a Pisa, presso lo studente universitario pratese Ferdinando Nistri, di un carteggio dal quale risultavano aderenti ad un'associazione politica denominata Comitato Nazionale «certi Lorenzo Falcini, Ferdinando Coppini, Ferdinando Giraldi, Antonio Marradini, Giuseppe Becagli e superiormente ad ogni altro Piero Cironi».
034-035 4 Un predicatore del XV secolo: Giovanni da Prato (di Basilio Petrà) Molti frati, di fronte a questa nuova primavera di spirito francescano, lasciavano le file dei Conventuali per gli Osservanti. Tra questi fu anche Giovanni da Prato, uomo celebre in teologia, filosofia e diritto al tempo di Eugenio IV e Nicolò V, che divenne uno dei più celebri predicatori del Quattrocento e degli uomini più rappresentativi dell'Osservanza di quel periodo.
034-035 5 Chiese di Vaiano (di Ugo Fantappiè) Ci proponiamo di illustrare sinteticamente le chiese parrocchiali del territorio comunale vaianese (S. Salvatore a Vaiano, S. Martino a Schignano, S. Miniato a Popigliano-La Briglia, Ss. Vito e Modesto a Sofignano, Ss. Andrea e Donato a Savignano, S. Martino a Fabio, Ss. Giusto e Clemente a Faltugnano, S. Leonardo in Collina), ricordando di ciascuna dati storici essenziali ed opere d'arte.
034-035 6 I fossati di Porta Fiorentina (di Piero Michi) I fossati, in parte tuttora esistenti, che anticamente circondavano l'ultima cerchia delle mura urbane di Prato costruita nel XIV secolo, vennero alienati, attraverso varie vicende, col declinare del governo repubblicano cittadino. In questo articolo si esamina l'iter della vendita del fossato e della ripa ad est della Porta Fiorentina in favore della Compagnia del Pellegrino, che fino dal secolo precedente aveva costruito un «Campo Santo» presso l'attiguo bastione delle Forche. Il terreno acquistato servì alla Comapgnia per realizzare un ingresso monumentale, di cui oggi non resta traccia visibile, costituito da un viale a cipressi che nel 1765 venne ornato di trenta statue, opera dello scultore e plasticatore pratese Tommaso Pini.
034-035 7 Biblioteca I conti di Prato e la Toscana - Documenti per la storia economica - Una riforma ospedaliera del '500 - L'archivio storico pratese - Cesare Guasti - Musei di Prato - Architettura nella Toscana Granducale - Monumenti e territorio - Ville d'Italia - Prato, tempo di libri - Racconti di Ugo Cantini - Realtà e poesia - All'ombra del Monteferrato
034-035 8 Galleria (di Carlo Battistini, Francesco Gurrieri, Franco Riccomini (a cura di), Umberto Vannucchi) Lorenzo Bartolini a Londra - Nuove iniziative - V premio nazionale città di Prato - Premio Montepiano - Pittura nelle vetrine - Sculture di Gilberto Tozzi - Romano Battaglioli - Mario Mordini - La pittura «tumultuosa « di Ferraro - Mostre - Pittori pratesi - Quadri nel chiostro
034-035 9 Notiziario In S. Agostino le opere d'arte restaurate - Teatro e territorio - XXIII premio letterario «Prato» - V corso di storia economica - Conferenze di Melis - Per la salvaguardia del Monteferrato - Manifesto E.N.I.T. per Prato - Nuove strutture ricettive
034-035 10 Cronache dello spettacolo (di Luciano Gherardeschi (a cura di), Mario Rellini (a cura di)) Prosa - Musica organistica e polifonica - Musica sinfonica
33 1 Il territorio di Prato: ambiente naturale e insediamenti umani (Parte I) (di Sergio Nannicini) Esaminiamo l'aspetto della zona dove sorge Prato. Si tratta di una pianura di origine alluvionale, pleistocenica; il nucleo originario della città si situa su una piattaforma costituita dall'accumulo delle ghiaie e delle sabbie del fiume, mentre alle spalle le propaggini collinari sono conglomerati di ciottoli e di argille, formazioni del pliocene marino toscano. I monti derivano da movimenti di emersione orogenetica; davanti la pianura, è la colmata di un bacino lacustre del quaternario antico, processo accelerato dalla demolizione della Gonfolina.
33 2 La pieve di Legri (di Italo Moretti, Renato Stopani) La valle del torrente Marinella, in comune di Calenzano, è una delle più interessanti e suggestive fra quante solcano le colline pratesi a levante della città. I valori paesistici sono anche qui integrati dalle testimonianze dell'antica presenza dell'uomo, raccolte soprattutto nel borgo di Legri, dove dall'XI al XIII secolo ebbero dominio gli Alberti, Conti di Prato. Oltre ai resti del castello, dominati da una torre ed a minori edifici di varia epoca, Legri offre al visitatore un pregevole esempio di architettura religiosa romanica con la pieve di San Severo, della quale si puntualizzano in questo articolo caratteristiche e importanza.
33 3 Correnti democratiche in Prato (1849-1870) (1.) (di Maria Luisa Frediani) Con questo lavoro intendiamo in primo luogo recare un contributo alla migliore comprensione dell'impegno sociale dei democratici pratesi e inoltre far luce, attraverso le fonti d'archivio, sulle trame segrete, sulle varie correnti e tendenze, sulle loro rivalità interne e sulla lotta politica ed amministrativa con la parte moderata; avvertendo che il termine «democratico» è inteso qui nella sua accezione ottocentesca. Assai lata ma tale comunque da designare quanti, pur su diverse posizioni, non solo rivendicavano per il popolo italiano unità e sovranità nazionale, ma più o meno chiaramente sentivano che il potere doveva promanare dal basso e a tale convinzione improntavano la loro attività pubblica.
33 4 Un castello albertesco in Maremma (di Fenenna Bartolommei) I signori di Prata furono di schiatta nostrana, appartenenti alla potente famiglia degli Alberti di Prato, e lo dimostrarono tre sigilli del secolo XIV rinvenuti nel borgo, con sopra inciso uno scudo partito a croce di sant'Andrea che è l'insegna dei conti palatini di Prato. Lo stemma di Prata, come quello degli Alberti, ha la croce di Sant'Andrea con i quarti di mezzo rossi e i laterali d'argento. Quello degli Alberti reca nella partizione una catena d'argento in campo azzurro, ma può darsi che catena e colore siano stati aggiunti in seguito, con il sovrammettersi cioè di altre vicende determinanti.
33 5 Biblioteca (di Annalisa Marchi) La collana storica pratese - Via de' Malcontenti - Doccia e il suo contado - Ricordo di Silvio Ceccatelli - Riviste
33 6 Galleria (di Franco Riccomini (a cura di)) Mostre - Pittori pratesi - La pittura di Anna Maria Benelli
33 7 Notiziario (di Giovanni Bensi, Luciano Magnini) Prato nel suo sviluppo storico artistico - II mostra mercato del radiantismo - Praphilex '72 - L'annuale appuntamento del film d'amatore - Quarta settimana di studio dell'istituto internazionale di storia economica «Francesco Datini» - Restaurata la chiesa romanica di S. Maria Maddalena - Ripristinata la guglia della basilica di S. Caterina - Laurea «Honoris causa».a Federigo Melis - Sui pattini per Broadway
33 8 Cronache dello spettacolo (di Gianfranco Cascella (a cura di), Luciano Gherardeschi (a cura di)) Jazz, balletti e musica folk - musica polifonica
32 1 Una testimonianza e un augurio (di Mario Santi) A tutti gli amici, collaboratori e lettori di «Prato, Storia e Arte» indirizzo un fervido saluto, mentre, come presidente dell'Azienda Autonoma di Turismo, ne assumo la responsabilità editoriale. Per il futuro? Mi auguro che «Prato, Storia e Arte».avanzi nella sua tradizione con impegno e fantasia.
32 2 Saluto (di Ottone Magistrali) Lascio, essendo stato proclamato consigliere della Regione Toscana, la presidenza dell'Azienda Autonoma di Turismo di Prato e la responsabilità editoriale, quindi, della rivista «Prato, Storia e Arte»
32 3 Il bastione delle Forche (di Raffaello Lugli) Il bastione delle Forche fa parte come gli altri otto fra piattaforme e bastioni che si trovavano lungo il perimetro delle mura del '300, dell'accrescimento e miglioramento difensivo che Cosimo I dei Medici volle per rendere la città di Prato una roccaforte, ricordando forse la relativa facilità con cui le truppe spagnole vi erano penetrate l'anno 1512. L'intervento di Cosimo era collegato alla evoluzione della scienza militare susseguente alla applicazione della polvere da sparo e quindi a tutta una nuova tecnica di difesa che trova la sua espressione nella trattatistica del XV e XVI secolo.Tale evoluzione portò ad una radicale trasformazione dei criteri progettuali e costruttivi pertinenti la scienza militare e quindi ad un totale capovolgimento del concetto di difesa.
32 4 Le origini della Camera di Lavoro a Prato (di Claudio Caponi) Il 14 novembre 1897 la Camera di Lavoro inaugurò la propria sede, al numero 205 di via Garibaldi, e con tale cerimonia essa praticamente iniziava la sua attività, avendo già uno statuto, un vessillo, una sede ed un gruppo di dirigenti. Grande fu la risonanza che ebbe in Prato tale inaugurazione, tanto che i gruppi politici vollero inviare tutti una propria rappresentanza, esprimendo con tale gesto la fiducia che il nuovo organismo svolgesse essenzialmente un'attività tecnica, non caratterizzata politicamente.
32 5 Gli antichi organi del monastero di S. Vincenzo Ferreri (di Giovanni Francesco Banaudi) Il Monastero Domenicano pratese di San Vincenzo Ferreri conserva nel coro delle monache e nell'orchestra della chiesa pubblica due piccoli organi la cui attuale condizione ne rivela le date di costruzione: sec. XVII e sec XVIII.
32 6 Sulla presunta dote di Margherita Datini (di Mario Bernocchi) E' da ricordare che nel medioevo, la dote costituiva un istituto molto importante nel contratto di matrimonio e, quindi, soggetto ad imposta. Francesco e Margherita Datini tornarono a Prato nel 1383, e solo 9 anni dopo ( a molta distanza dalle nozze, perciò), alcuni zelanti informatori denunziarono il mercante alla «Gabella dei Contratti», per inadempienza a quella imposta.
32 7 Biblioteca (di Annalisa Marchi) Le virtù immaginarie - La retaia ha il cappello - Gian Domenico Ferretti - Poesie di Albina Gori Pacini - Sul libro de' disegni del Vasari - Un romanzo di Rina Collini Bisori
32 8 Galleria (di Franco Riccomini (a cura di)) Premio « Città di Prato» - Pittura nelle vetrine - Da Modigliani ai Naifs in Palazzo Pretorio - Mostre - Pittori pratesi - Tamagnini al «Ridotto»
32 9 Notiziario (di Aldo Ciampolini, Umberto Cecchi) Il nuovo presidente dell'Azienda di Turismo - 22° Premio letterario Prato - Seconda settimana gastronomica pratese - Sky lab, mostra spaziale - Breve storia di due «Ramine» - Il vino di Carmignano - Una iniziativa pratese a Piandinovello
32 10 Cronache dello spettacolo (di G. Franco Cascella (a cura di), Luciano Gherardeschi (a cura di)) Jazz, balletti e musica folk - Musica organistica e sinfonica
030-031 1 Iconografia della città di Prato (di Giuseppe Marchini) L'iconografia della città di Prato non è abbondante. Indubbiamente la veduta più antica è quella offertaci dall'affresco d'Agnolo Gaddi nella Cappella dell Cintola in Duomo dove si narra del ritorno di Michele in Patria. E' una veduta - in ragione dell'epoca, lo scorcio del '300 - molto sintetica e idealizzata, formata da un condensato degli edifici più caratteristici, però toccata dal soffio dell'arte nella sua estatica immaginosità.
030-031 2 Lettere veneziane di G.B. Casotti (di Achille Bosisio) Il conte Giambattista Casotti, nato a Prato nel 1669, morto pievano all'Impruneta nel 1737, letterato ed erudito, venne meritatamente annoverato fra gli uomini ragguardevoli del suo tempo. Fu ai servigi del principe Federico Augusto che il Casotti soggiornò in Venezia dal luglio al novembre del 1713; di là scrisse alquante lettere a Carlo Tommaso Strozzi e al canonico Lorenzo Maria Gianni, colto e pietoso sacerdote. Allo Strozzi, che dall'avo Carlo di Tommaso con la celebre biblioteca aveva ereditato l'amore delle indagini di storia patria, ricorda il Casotti in una di queste lettere le lunghe ore che aveva passato nella Strozziana spogliandone i manoscritti e consigliando il fortunato proprietario negli acquisti da farsi per tenerla aggiornata. Nella seconda metà del secolo scorso il codicetto delle lettere del Casotti, facente parte dell'archivio familiare di quel ramo degli Strozzi, passò all'Archivio di Stato di Firenze sotto il titolo:».Lettere scritte da Venezia l'anno 1713 dall'ab. Gio. Batta Casotti al sig. Carlo Tommaso del sen. Alessandro Strozzi e alcune scritte dal medesimo al Sig. Ca. Lorenzo Gianni, e una anacreontica dell'ab. Salvino Salvini scritta al medesimo Casotti»
030-031 3 A proposito del pulpito di Donatello (di Giuseppe Marchini) Dopo l'articolo di Piero Sanpaolesi (Il Pergamo di Prato) pubblicato sul n. 29 di «Prato, Storia e arte», prosegue il dibattito sulla conservazione dei rilievi donatelliani del pulpito esterno della Cattedrale.
030-031 4 Un episodio pratese della vita di G.A. Bazzi (di Fenenna Bartolommei) Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma, svolse a Siena la sua maggiore attività artistica e visse a Prato un capitolo sentimentale della sua vita, forse il più dolce anche se chiuso nel modo più amaro.
030-031 5 Prato ieri (di Annalisa Marchi) «Prato ieri».è il volume che lo scrittore Armando Meoni ha realizzato, su invito dell'Azienda Autonoma di Turismo di Prato, per raccogliere monograficamente la rilevante documentazione fotografica riunita per la mostra allestita recentemente a Palazzo Pretorio.
030-031 6 Biblioteca (di Annalisa Marchi (a cura di)) Paolo Uccello - Rassegna della stampa
030-031 7 Galleria (di Franco Riccomini (a cura di)) Mostre - Incontro '71 - Italo Bolano e la Sicilia - L'Elba di Carlo Galli
030-031 8 Notiziario (di Luciano Magnini, Mazzino Fossi) «Prato ieri».fra cronaca e storia - La terza settimana di studio di storia economica - Restauri alla villa Medicea di Poggio a Caiano - Praphilex '71 - Prato centro storico: incontro con la città - Edilizia contemporanea nel pratese - Concorso nazionale del film d'amatore - Ricordo di Egidio Bellandi - Aspetti del patrimonio monumentale
030-031 9 Cronache dello spettacolo: jazz (di G. Franco Cascella (a cura di)) Teatro comunale «Metastasio», 23 marzo 1971