Per Mariotto di Nardo Alcuni appunti biografici e un cenno sul suo tempo

(di Bruno Santi)

Mariotto di Nardo, autore del grande polittico dipinto per un rappresentante (Bernardo di Tommaso Serristori) di una delle più note famiglie fiorentine, benemerita tra l'altro per aver fondato a Figline Valdarno un ospedale che segna ancor oggi l'urbanistica della cittadina toscana, si trova a vivere e a operare in un momento di significativo passaggio tra i modi pittorici del tardo Trecento, tuttavia imbevuti della forte tradizione giottesca, da cui era arduo liberarsi, ancorché le forme del tardogotico facessero una loro comparsa anche nel tradizionalistico ambiente fiorentino, e cominciassero ad apparire anche in pittura - per opera di un giovane valdarnese, Tommaso di ser Giovanni Cassai, conosciuto universalmente come Masaccio - un approccio nuovo e ormai decisivo alla visione rinascimentale già inaugurata con soluzioni davvero innovatrici in architettura e scultura da Filippo Brunelleschi e Donatello.