L'avventura di un pratese che volle portare Prato al mare

(di Giovanni Laterra)

In realtà Valaperti non era un costruttore edile, tanto meno uno di quelli che oggi definiremmo un «palazzinaro», i suoi interessi economici erano prevalentemente centrati sull'industria laniera e proprio negli anni Trenta l'omonimo lanificio era in piena espansione. Pertanto e con tutta probabilità l'attività edilizia cui dette vita a Livorno con l'aiuto di Fosco Cioni, un valido disegnatore che alcune fonti dell'epoca qualificano come architetto, non fu dovuta a lucro e sarebbe più propriamente definibile - forzando leggermente - come «attività hobbistica che si ripaga»